“Il modello Friuli”, dopo il terremoto del 1976, è lo slogan citato da ogni testata, politico, addetto ai lavori e non, come esempio di buon sistema messo in piedi per la rinascita sociale ed economica di un territorio; di fatto rimane l’unica ricostruzione completata in Italia.
Grazie ad Elio Bellina, Geometra e funzionario per la ricostruzione presso il comune di Gemona in quei giorni del ’76, e ad Aldo Di Bernardo, referente della Pro loco Pro Venzone, abbiamo avuto l’opportunità di toccare con mano i motivi di questo successo.

PORTIS, VENZONE (UD) - ITALY | Portale della chiesa di San Bartolomeo, messa in sicurezza dai Vigili del Fuoco a Portis nel 2014.

GEMONA DEL FRIULI (UD) - ITALY
Duomo di Santa Maria Assunta - Cappella del Cristo. Il Crocifisso ligneo quattrocentesco, estratto dalle macerie mutilo, divenuto simbolo della distruzione del terremoto e della sofferenza vissuta dalla popolazione, fu benedetto da Giovanni Paolo II il 3 maggio 1992 nella nuova teca progettata dall’architetto Sandro Pittini.
Duomo di Santa Maria Assunta - Cappella del Cristo. Il Crocifisso ligneo quattrocentesco, estratto dalle macerie mutilo, divenuto simbolo della distruzione del terremoto e della sofferenza vissuta dalla popolazione, fu benedetto da Giovanni Paolo II il 3 maggio 1992 nella nuova teca progettata dall’architetto Sandro Pittini.
Duomo di Santa Maria Assunta - Le imponenti colonne di marmo rosa che sostengono le navate sono visibilmente inclinate.
Duomo di Santa Maria Assunta - Le imponenti colonne di marmo rosa che sostengono le navate sono visibilmente inclinate.
Via Giuseppe Bini - dal Duomo si sale verso il municipio, presso Palazzo Boton; in questa via troviamo anche i locali che ospitano “1976 FRAMMENTI DI MEMORIA” l’importante testimonianza fotografica che documenta Gemona pre sisma, subito dopo il terremoto e a ricostruzione avvenuta.
Via Giuseppe Bini - dal Duomo si sale verso il municipio, presso Palazzo Boton; in questa via troviamo anche i locali che ospitano “1976 FRAMMENTI DI MEMORIA” l’importante testimonianza fotografica che documenta Gemona pre sisma, subito dopo il terremoto e a ricostruzione avvenuta.
Facilmente s'incontrano ciclisti per il centro storico, parecchi quelli che percorrono l'Alpe Adria Radweg che unisce Austria e Italia, da Salisburgo a Grado, dalle Alpi al mare.
Facilmente s'incontrano ciclisti per il centro storico, parecchi quelli che percorrono l'Alpe Adria Radweg che unisce Austria e Italia, da Salisburgo a Grado, dalle Alpi al mare.
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie - dopo il terremoto del 1976 il convento fu totalmente distrutto mentre della chiesa si salvarono la scalinata ed il portale. Fu scelto di non ricostruirla per la mancata possibilità di recuperare i pezzi originali e quindi si decise di farla divenire testimonianza dell’evento sismico.
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie - dopo il terremoto del 1976 il convento fu totalmente distrutto mentre della chiesa si salvarono la scalinata ed il portale. Fu scelto di non ricostruirla per la mancata possibilità di recuperare i pezzi originali e quindi si decise di farla divenire testimonianza dell’evento sismico.
Vista del Castello di Gemona - la torre dell’orologio è stata ricostruita con le pietre originali e la particolare soluzione ingegneristica di dissipatori isteretici ad instabilità assiale impedita.
Vista del Castello di Gemona - la torre dell’orologio è stata ricostruita con le pietre originali e la particolare soluzione ingegneristica di dissipatori isteretici ad instabilità assiale impedita.
Palazzo Boton è il palazzo comunale ricostruito per anastilosi dopo il terremoto.
Palazzo Boton è il palazzo comunale ricostruito per anastilosi dopo il terremoto.
La Porta della Memoria presso il loggiato del palazzo comunale da l'accesso alla sala consigliare.
La Porta della Memoria presso il loggiato del palazzo comunale da l'accesso alla sala consigliare.
LA PORTA DELLA MEMORIA
"L’artista gemonese Ercole Emidio Casolo, nonché storico e conoscitore della storia passata e recente, ha realizzato il rivestimento bronzeo di questa porta nel 2006 in occasione del trentennale dei sismi che distrussero Gemona. È stato capace in quattro formelle, otto diciture e otto paraste di raccontare artisticamente una storia lunga dieci anni. La porta si trova sotto la loggia municipale di palazzo Boton e da accesso alla scala che porta alla sala Consigliare del Comune di Gemona, porta scelta non a caso in quanto simbolo istituzionale che ha guidato e permesso questa ricostruzione."
Dal Libro "GEMONA E IL MODELLO FRIULI" a cura di Elio Bellina

VENZONE (UD) - ITALY
Vista di Venzone dalla chiesa di Santa Caterina
Vista di Venzone dalla chiesa di Santa Caterina
Bandiere istituzionali presso il comune di Venzone
Bandiere istituzionali presso il comune di Venzone
Il “villaggio Canadese” fuori le mura di Venzone; la targa ricorda la donazione del complesso edilizio  da parte del governo e dei cittadini canadesi. Le case, originariamente in legno, furono poi “rivestite” di una struttura cementizia per renderle definitive e durevoli.
Il “villaggio Canadese” fuori le mura di Venzone; la targa ricorda la donazione del complesso edilizio da parte del governo e dei cittadini canadesi. Le case, originariamente in legno, furono poi “rivestite” di una struttura cementizia per renderle definitive e durevoli.
Nelle abitazioni, nei monumenti, nel duomo del paese le “cicatrici” di ciò che era rimasto in piedi dopo le ultime scosse sono visibili a testimonianza che da lì si è ripartito come per ricucire, ripristinare il dov’era e com’era.
Nelle abitazioni, nei monumenti, nel duomo del paese le “cicatrici” di ciò che era rimasto in piedi dopo le ultime scosse sono visibili a testimonianza che da lì si è ripartito come per ricucire, ripristinare il dov’era e com’era.
Il Duomo di S. Andrea
Il Duomo di S. Andrea
Le Mummie di Venzone, oggi visitabili presso la cappella di San Michele, prima del terremoto erano 21 custodite all’interno del Duomo; dopo il crollo della chiesa solo 15 furono rinvenute intatte. Il fenomeno della mummificazione si deve ad un fungo presente nelle tombe del Duomo che disidratava i corpi fino a rendere pergamenacee la pelle nell’arco di un’anno. Tra i visitatori d’eccezione, Napoleone.
Le Mummie di Venzone, oggi visitabili presso la cappella di San Michele, prima del terremoto erano 21 custodite all’interno del Duomo; dopo il crollo della chiesa solo 15 furono rinvenute intatte. Il fenomeno della mummificazione si deve ad un fungo presente nelle tombe del Duomo che disidratava i corpi fino a rendere pergamenacee la pelle nell’arco di un’anno. Tra i visitatori d’eccezione, Napoleone.
L’evidente disallineamento di questo tratto di muro laterale del Duomo di S. Andrea è di assoluto impatto, così da dopo le scosse del 1976, il monito è sempre presente per i cittadini e per i turisti.
L’evidente disallineamento di questo tratto di muro laterale del Duomo di S. Andrea è di assoluto impatto, così da dopo le scosse del 1976, il monito è sempre presente per i cittadini e per i turisti.
la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
PORTIS VECCHIO (UD) - ITALY
Portale della chiesa di San Bartolomeo, Portis (UD), messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco nel 2014.
Portale della chiesa di San Bartolomeo, Portis (UD), messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco nel 2014.
La strada che attraversa Portis Vecchio, ad oggi, è sfruttata sopratutto dai ciclisti.
La strada che attraversa Portis Vecchio, ad oggi, è sfruttata sopratutto dai ciclisti.
Una delle strutture messa in sicurezza da quando Portis Vecchio è sede della SERM Academy.
Una delle strutture messa in sicurezza da quando Portis Vecchio è sede della SERM Academy.
La natura sta inghiottendo il paesino nonostante le varie attività di formazione dei vigili del fuoco, la presenza di cicloturisti e i vecchi residenti che transitano spesso.
La natura sta inghiottendo il paesino nonostante le varie attività di formazione dei vigili del fuoco, la presenza di cicloturisti e i vecchi residenti che transitano spesso.
Muri di contenimento nella zona antistante la chiesa di San Bartolomeo; le macerie non più riutilizzabili per la ricostruzione furono riciclate per costruire queste strutture a protezione della statale e della ferrovia.
Muri di contenimento nella zona antistante la chiesa di San Bartolomeo; le macerie non più riutilizzabili per la ricostruzione furono riciclate per costruire queste strutture a protezione della statale e della ferrovia.
La chiesa di San Bartolomeo e l’annesso cimitero sorgono alla base delle corpo montuoso dal quale si staccarono le frane ed i massi che travolsero l’abitato di Portis.
La chiesa di San Bartolomeo e l’annesso cimitero sorgono alla base delle corpo montuoso dal quale si staccarono le frane ed i massi che travolsero l’abitato di Portis.
Il cimitero vecchio si salvò per miracolo, la parte nuova fu spazzata via e alcune bare furono ritrovate sulle sponde del fiume. Tuttavia questo luogo può rappresentare la resistenza e la tenacia di questo popolo; infatti pur essendo ancora zona rossa, i cittadini vi continuano a seppellire i loro cari.
Il cimitero vecchio si salvò per miracolo, la parte nuova fu spazzata via e alcune bare furono ritrovate sulle sponde del fiume. Tuttavia questo luogo può rappresentare la resistenza e la tenacia di questo popolo; infatti pur essendo ancora zona rossa, i cittadini vi continuano a seppellire i loro cari.
Foto archivio museo Tiere Motus
Foto archivio museo Tiere Motus
Foto archivio museo Tiere Motus
Foto archivio museo Tiere Motus
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